Page 6 - Costellazioni 4-2012
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PUNTI DI VISTA




        Un grande successo di pubblico per il Convegno Nazionale Discipline Bionaturali e

                        Liberalizzazione delle Professioni del 9 maggio a Torino.




       Un evento/confronto di natura politica che ha contato su un efficiente staff locale che ha
                            fatto grandi cose… Qualche interrogativo resta, però…


     La Sala Rosmini, con capienza 200 persone, in sold out. Nessun posto libero e almeno in una trentina in
     piedi  per  poter  esserci,  per  poter  testimoniare  la  loro  presenza  in  quanto  operatori  delle  discipline
     bionaturali. Nonostante il caldo afoso, hanno lasciato i propri dati, iscrivendosi al Convegno Nazionale
     Discipline  Bionaturali  e  Liberalizzazione  delle  Professioni,  organizzato  da  A.P.O.S.  e  D.B.N.,  I.A.S.  e
     Confederazione Nazionale Discipline Bionaturali, in circa 300.

     Indipendentemente dalla disciplina pratica e dalla scuola di provenienza, e al di là della Federazione di
     appartenenza,  una  massa  critica  attiva  rispondeva  con  applausi  scroscianti  e  con  mugugni  di
     disapprovazione a quanto i relatori esponevano.

     Moderati da Pierluigi Duina (Presidente A.P.O.S. e D.B.N.) e da Fabio Zagato (Presidente I.A.S.), hanno
     presentato le proprie riflessioni e osservazioni, in ordine: il dott. Parisi (Ministero della Salute); il dott.
     Lorenzo Argolini (Segretario Generale di A.P.O.S. e D.B.N.); il dott. Valter Vico che ha dato lettura delle
     comunicazioni degli assenti dott. Andrea Buquicchio (Consigliere Regione Piemonte) e della dottoressa
     Giuliana  Tedesco  (Assessore  Attività  Produttive  del  Comune  di  Torino);  l’avv.  Giuseppe  Montanini
     (Vicepresidente  COLAP);  l’avv.  Davide  Gariglio  (Consigliere  Regione  Piemonte);  Davide  Padroni
     (Responsabile  Provinciale  di  C.N.A.);  il  sig.  Antonello  Angeleri  (Consigliere  Regione  Piemonte);  il  dott.
     Massimiliano De Pascalis (Segretario Generale del Piemonte di C.L.A.A.I.); e il dott. Riccardo Enrico Dinucci
     (Segretario Regionale del Piemonte del Partito Liberale). Ha concluso i lavori, intorno alle 20.00, dopo gli
     interventi di due partecipanti al Convegno, Fabio Zagato.

     Nelle tre ore piene di discussione, sono emersi, fra gli altri, i seguenti temi: il vuoto legislativo in materia
     di D.B.N.; la questione del Piemonte, del Veneto e della Lombardia, con le loro circolari; i provvedimenti
     del Comune di Torino e di quello di Novara; la formazione; la tutela dell’utenza; le professioni sanitarie e
     quelle estetiche; la terapeuticità del tocco; la distinzione tra gli operatori delle D.B.N. e gli equivoci centri
     di messaggi gestiti da cinesi; un necessario cambio di mentalità per comprendere realmente le discipline
     olistiche; l’inaccettabilità e la non sostenibilità della subordinazione della professione degli operatori nelle
     D.B.N. rispetto alle estetiste. Grazie al dott. Argolini, in primis, e al dott. Montanini, in secundis, sono
     passati in rassegna decreti, leggi e sentenze. A partire dagli Articoli 41 – “L’iniziativa economica privata è
     libera” e 45 della Costituzione Italiana - “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a
     carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento
     con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede
     alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”; e passando per l’Ordinanza n. 149 della Corte Costituzionale in
     cui si legge che “a fronte del disinteresse della legge ordinaria, non ha alcuna rilevanza che la chiropratica
     possa essere inquadrata nello schema delle professioni, giacché, fino a quando lo Stato non riterrà di
     disciplinarla e di richiedere per il suo esercizio una speciale abilitazione, si tratta evidentemente di un lavoro
     tutelato”; si è giunti alla Proposta di Legge sulle Professioni non Regolamentate, approvata alla Camera il
     17  aprile  scorso,  in  cui  si  legge  “L’esercizio  della  professione  è  libero  e  fondato  sull’autonomia,  sulle
     competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede,
     dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione
     dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.
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