Page 35 - Costellazioni 01-2024
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DI MASSIMO BEGGIO                                                                          RIFLESSIONI
          GLI UOMINI DI
          GLI U                  OMINI DI



          BUONA VOLONTÀ
          BU          ON            A V            OL           ONT                À







          Non potevamo chiudere il numero   diverso. Un ragionamento che       così facilmente
          della nostra rivista senza dedicare   parte ribaltando il paradigma   riconosciuto, e
          almeno un pensiero su quello che   dell’avere dei diritti sostituendolo   come tale servirebbe a ben poco
          sta accadendo in Medio Oriente    con quello dell’avere, da parte di   anche il volerlo affermare. La
          tra lo stato di Israele e il popolo   entrambi i contendenti, anche   diversa formulazione proposta
          palestinese. Più che un pensiero   e in primo luogo dei sacrosanti   dalla Weil, valida sia nei più
          su questa drammatica situazione,   doveri. In tal senso vogliamo     banali conflitti in famiglia
          della quale si potrebbero dire    riportare la riflessione di Simone   (spesso non così banali) che nei
          tante cose, vorremmo condividere   Weil (1909-1943) che scrisse poco   laceranti conflitti tra popoli e
          una riflessione più generale sui   prima di morire. Nel periodo tra il   nazioni, funzionerebbe molto
          diritti di popoli e persone che   ’42 e il’43 la Weil era a Londra dove   meglio ed eviterebbe un mare
          vengono calpestati bellamente     iniziò a preparare una bozza per   di tragedie, sia personali che
          ogni santo giorno che dio         una “Dichiarazione universale dei   collettive. Tragedie che oltretutto,
          manda su questa terra. Così per   doveri verso l’essere umano”. Ecco   quando l’affermazione dei propri
          il conflitto in Palestina come    cosa scriveva la filosofa francese:   diritti è ottenuta solo con l’uso
          per quello in Ucraina, tanto per   “La nozione di obbligo (di dovere)   della forza, continuano a covare
          restare solo agli ultimi devastanti   sovrasta quella di diritto, che   sotto la cenere di conflitti mai
          avvenimenti. Ci proviamo. Data    le è relativa e subordinata. Un    definitivamente conclusi. Per
          la premessa diremo subito che     diritto non è efficace di per sé, ma   cambiare però il paradigma
          non intendiamo schierarci pro     solo attraverso l’obbligo che gli   “diritti/doveri” in “doveri/diritti”
          o contro l’uno o l’altro dei due   corrisponde; l’adempimento di     non basta parlarne, per farlo
          contendenti, non perché non       un diritto non proviene da chi lo   occorrono innanzitutto uomini
          si sappia dove stanno torti e     possiede, bensì dagli altri uomini   di buona volontà, e di questi non
          ragioni ma perché riteniamo       che si riconoscono, nei suoi       ce ne sono mai abbastanza. Gli
          forse più utile uscire dalla logica   confronti, obbligati a qualcosa.   uomini di buona volontà sono
          di chi ha più e chi meno ragione   L’obbligo è efficace allorché viene   quelli che sanno riconoscere il
          e affrontare l’argomento da una   riconosciuto. L’obbligo, anche     diritto dell’altro come un proprio
          prospettiva diversa. Difficile    se non fosse riconosciuto da       dovere fondamentale. Sono questi
          credere che per contribuire       nessuno, non perderebbe nulla      i veri “operatori di pace”, quelli
          concretamente alla causa della    della pienezza del suo essere. Un   che si meritano a pieno titolo
          pace basti non fermarsi a         diritto che non è riconosciuto da   l’appellativo di “beati”, cosa che
          ripetere dei diritti degli uni    nessuno non vale molto.”. C’è      vale ancor più di un Nobel.
          in contrapposizione ai diritti    poco da aggiungere a queste frasi
          degli altri e cercare di fare un   che sono la chiave della riflessione
          passo “oltre”. Ci piacerebbe      di Simone Weil. Una riflessione
          ma è solo una speranza. Così,     “filosofica” se vogliamo, ma che
          pur consapevoli che il popolo     contiene una sacrosanta verità:
          palestinese ha il diritto di avere   i diritti di un essere umano
          una propria patria senza subire   trovano soddisfazione completa
          le vessazioni a cui è sottoposto   solo nel riconoscersi, da parte di
          e che Israele ha il diritto di non   un altro essere umano, in quanto
          vedersi sgozzare dai terroristi la   portatore di obblighi (o doveri)
          sua gente, proveremo a mettere    nei suoi confronti. Altrimenti
          in campo un ragionamento          succede che un diritto non sia     Simone Weil (1909-1943)



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