Page 32 - Costellazioni 5-2018
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Contemplo la luna

                                                 ma il mio cuore

                                                si perde lontano;

                                              perché vaga ancora


                                                 nel cielo oscuro?

                                                         Saigyo

          Sato Norikiyo nasce a Kyoto nel 1118, in epoca Heian. Nel 1140 si congeda come samurai diventando monaco buddista con il nome di Saigyo,
          il cui significato è “andare verso Occidente”, ovvero verso la terra del Buddha. Senza seguire né un maestro né una comunità, conduce una vita
          da eremita. I suoi lunghi pellegrinaggi ispireranno molti altri poeti classici giapponesi. I suoi “Waka”, componimenti di trentuno sillabe in cinque
          versi,  fanno riferimento a sentimenti di “mono no aware” (solitudine, separazione e tristezza) e “mujo”, ovvero l’impermanenza di tutte le cose.
          Anche in questa poesia, Saigyo esprime la sua lacerazione tra la passione per la bellezza delle cose del mondo e la rinuncia buddista, un senti-
          mento che lo accompagnerà sempre nel corso della sua esistenza. Si spegne il 16 febbraio del 1190, “..sotto i ciliegi in fiore, a primavera, nella
          luna piena” come  lui stesso aveva sperato e scritto in una sua famosa poesia molto amata dai giapponesi.

                                                  traduzione di Stefanie Kimmich
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