Page 4 - Costellazioni 5-2013
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TOCCHIAMO IL CUORE DELL’EMILIA.


        Il 15 dicembre è partito il “progetto sisma” a San Felice sul Panaro in provincia di

        Modena. Stefania Ferri, promotrice del progetto, ci racconta come procede questa

          bellissima iniziativa.

        E’ trascorso poco più di un mese dal primo sabato dedicato ai trattamenti Shiatsu offerti alle


        persone che vivono nei territori colpiti dal sisma e per le quali abbiamo avviato il progetto
        “Tocchiamo il cuore dell’Emilia”.

        E’ un ricordo già lontano, incalzato dal susseguirsi dei successivi appuntamenti e dalle

        complesse necessità organizzative, ma è un ricordo nitido e indelebile di stordimento: un
        insieme di gioia, di stupore, di entusiasmo, di fatica ma di grande completezza.. una

        “ratatouille”di sentimenti che ha trapassato ognuno degli operatori presenti e, ne sono certa, di

        tutti quelli che si sono avvicendati in seguito o che verranno in futuro.

        Che l’empatia possa scorrere a fiumi in queste situazioni e che la figura del bodhisattva sia
        famigliare a molti shiatsuka è cosa nota, non così scontato, invece, era il sentimento di totale

        fiducia che le persone hanno dimostrato nei nostri confronti e il desiderio di abbandonarsi nelle
        nostre sconosciute mani, senza neppur sapere che cosa fosse lo Shiatsu. Anche

        l’afflizione/rabbia, che affiorava nelle persone, originata dai racconti sul loro vissuto traumatico

        e dalle continue, molteplici e perduranti difficoltà, si scioglieva al calore del contatto reciproco e
        ci abbandonava almeno per la durata del trattamento.

        Il contesto ci aiuta: siamo nella nuova Scuola materna/nido Montessori, dove si respira l’energia

        lasciata dai bambini e l’allegria contagiosa che i loro disegni e i buffi manufatti sprigionano.
        Dob  biamo ringraziare la responsabile dell’Ufficio dei Servizi Sociali/Scolastici Emanuela Sitta e
        l’Assessore ai Servizi Sociali/Sanità Luisa Mestola, per averci reso disponibile l’accesso a questo

        “luogo delle meraviglie”e per aver appoggiato la nostra proposta.

        Dalla presentazione del progetto alla cittadinanza, effettuata a metà dicembre, è cominciata la
        raccolta delle prenotazioni per ricevere i trattamenti. Al primo incontro, il 12 gennaio, ci siamo

        trovati in 8 operatori, quaranta persone da trattare e altrettante rimaste fuori, in lista d’attesa,
        con una realistica previsione di incrementare il numero delle adesioni, contando sul

        passaparola, sull’entusiasmo di coloro che avevano ricevuto Shiatsu e sugli articoli che erano

        usciti sulla Gazzetta di Modena riguardanti la nostra iniziativa.

        Dovevamo “rivedere” il progetto: i quattro operatori che avevamo fissato per ogni sabato non
        sarebbero stati sufficienti ….. li abbiamo raddoppiati!!!


        Questo è il miracolo dello Shiatsu: grazie all’efficientissimo lavoro di Enrica (responsabile per

        Apos) di Manuela (responsabile per Assi/Cos) e di Nadia (responsabile per FISieo) che hanno
        capillarmente diffuso l’iniziativa presso i relativi soci e raccolto le adesioni aggiornando

        continuamente il calendario, grazie alla sensibilità e al cuore generoso degli shiasuka che si sono

        offerti con slancio, siamo riusciti a mantenere costantemente una media di 6/7 postazioni di
        trattamento; il numero degli operatori oscilla ogni volta tra i 7 e i 9 professionisti, tra quelli che

        lavorano a tempo pieno (dalle 10.30 alle 16.30) e coloro che si avvicendano per mezza giornata.

        Abbiamo, purtroppo, anche dovuto mettere un numero massimo di due trattamenti a persona
        per poter permettere a tutti gli Uke di godere di questa opportunità. Quando tutti avranno

        ricevuto i trattamenti, per chi vorrà, ci sarà la possibilità di riprendere il percorso. Oltre alle tre
        referenti nominate, devo sentitamente ringraziare per il loro preziosissimo contributo Marusca
        e Flaviano, senza i quali sarebbe mancato un tassello importante per il buon andamento del
        progetto, data la sua complessità.
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