Page 3 - Costellazioni 3-2011
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Noi oggi intendiamo difenderlo non tanto per tenerci stretta una risorsa ma soprattutto per rispettarne la natura e, di
conseguenza, garantirne la sua sopravvivenza ed il suo ulteriore sviluppo.
In questo contesto, la politica spesso e volentieri risponde solo nella prospettiva di attirare a sé questo o quel serbatoio
di voti. Anche qui nessuna voglia di entrare seriamente nelle cose ma solo ragioni di convenienza. Un gioco al massacro,
non solo per quel che riguarda lo shiatsu ma più in generale per quelle che dovrebbero essere delle relazioni autentiche
nella vita sociale.
Ecco che allora, di fronte a questo scenario, mettere insieme le nostre storie e la forza dei nostri numeri dentro un
soggetto unitario può avere un significato davvero importante. E’ l’unico modo concreto per cercare di far scorrere le
cose dentro il loro giusto alveo ed è anche un modo per dare concretezza all’amore che dichiariamo per la nostra materia.
Ma la Rete non è solo questo. E’, deve essere, molto di più. Ricollegandoci a quanto abbiamo detto finora riteniamo, ad
esempio, che possa dare un contributo qualificato alla definizione della figura professionale dell’operatore shiatsu e ad
un riconoscimento che ne rispetti la natura propria, cercando anche di individuarne l’iter formativo più adeguato,
valorizzando il patrimonio culturale e didattico delle scuole e degli insegnanti. Questo con tutte le implicazioni del caso
anche sul piano deontologico, per un dovuto rispetto ad un’utenza dello shiatsu sempre più diffusa.
E pensiamo che la Rete possa dare anche un altro grande contributo. Un contributo allo shiatsu proprio in quanto tale.
In quanto arte al servizio del benessere della persona.
Ognuna delle sigle che ha dato vita alla Rete Italiana Shiatsu ha alle spalle una propria storia. Dentro questa storia molte
persone si sono fatte un’idea del tutto propria dello Shiatsu, sia delle sue possibilità che dei suoi limiti.
Anche osservando con attenzione gli interventi che sono stati proposti al Convegno troveremo che c’è qualche differenza
nel modo di intendere lo Shiatsu. Sono differenze di ordine culturale che si sono consolidate nella storia delle diverse
associazioni che compongono la Rete e che hanno dato vita a questo Convegno.
Non c’è niente di male in tutto questo. Ogni organizzazione ha privilegiato un proprio modo di intendere la materia, i
suoi contenuti, come insegnarla e tante altre cose ancora. Su tutte queste cose ogni associazione ha costruito sopra la
propria identità nel corso degli anni. Noi riteniamo che questo non sia un limite ma al contrario possa essere ricchezza
da condividere. Diversamente da come avviene di solito pensiamo che le differenze possano rappresentare
un’opportunità e una ragione in più per costruire una casa comune.
Proprio sulla base di tutte queste considerazioni abbiamo deciso di dar vita ad un percorso insieme. Questo percorso,
che ha cominciato a muovere i primi passi circa un anno fa, ci ha portato a costituire la Rete Italiana Shiatsu. Con questo
nome ci presentiamo oggi in questo nostro primo convegno unitario.
Abbiamo detto che si tratta di un percorso e, proprio perché lo consideriamo tale, abbiamo molte tappe davanti a noi.
Momento per momento ci daremo mete ed obbiettivi ed è nostra intenzione camminare il più possibile uniti per
raggiungerli.