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DI MASSIMO BEGGIO EDITORIALE
DELLA
DELLA
LENTEZZA
LENTEZ ZA
È Ho cominciato così a pensare
curioso come avvengano
che su questo tema non sono
certe cose. Come avvenga,
ad esempio, di trovarsi ad
aver a che fare con un argomento probabilmente il solo ad aver dato il dovuto spazio, in modo
voglia di rifletterci sopra. Ho
che non resti solo un’idea vaga
che arriva più volte alla tua anche pensato che sia piuttosto ma possa invece generare nel
attenzione senza che tu abbia normale di questi tempi in cui la nostro agire quotidiano dei
fatto qualcosa per andartelo a velocità, per non dire la fretta, comportamenti adeguati. Una
cercare. Eppure succede che si sembra essere diventato un lentezza quindi di pensiero e di
presenti e si ripresenti in mille aspetto fondante nella nostra modi che ci dia di volta in volta
modi diversi, tanto da occupare vita. A scanso di equivoci ci tengo il tempo necessario per capire
i tuoi pensieri finché ti vien subito a precisare che a fondo quello che succede
voglia di dedicare a questo intorno noi e che ci tenga lontani
argomento una riflessione in più. dall’insidia della superficialità,
Negli ultimi mesi questo mi è “ la lentezza di cui vorrei un aspetto tra i più devastanti di
capitato col tema della lentezza, far memoria non ha niente questo nostro tempo. Di questa
“suggeritomi” più volte da articoli a che vedere con l’indolenza modalità dello spirito si potrebbe
o la pigrizia
di giornale, da segnalazioni di ” dire parecchio.
libri usciti di recente e da altri Per esempio che
spunti nei quali sono inciampato ma si tratta di qualcosa di
strada facendo. molto diverso. Si tratta di un
atteggiamento esistenziale da
coltivare con cura e a cui andrebbe “ la lentezza è un
presupposto per la
consapevolezza ”
e perché no, anche alla
saggezza. Potremmo
inoltre aggiungere
che per realizzarlo
è necessario
coltivare una
mente meno
agitata e
frettolosa,
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