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DI MASSIMO BEGGIO EDITORIALE
FORE
VER
FOREVER
YOUNG
Y O UNG
uesto editoriale, quindi anche per forza
che leggerete ad di cose doveva darsi da
Qinizio d’anno, per fare e impegnarsi per
la verità ha cominciato a conquistarseli.
prendere corpo lo scorso Capita abbastanza
autunno, tra ottobre spesso che le difficoltà
e novembre, pensato che si incontrano
sull’onda di avvenimenti e
riflessioni di quel periodo.
Ho pensato che alcune di
quelle riflessioni potessero
adattarsi bene anche agli
auguri che in occasione
di questa partenza d’anno
vorrei fare a tutti voi. Pur
se la prendiamo un po’ nella vita
alla larga, continuiamo a possano essere anche
mantenere questa buona un ottimo stimolo per
usanza di rinnovarci migliorare se stessi e per
reciprocamente gli auguri fare grandi cose. Fu così
per un futuro migliore. che quella generazione,
Per il nostro mondo dello insieme ai suoi sogni, alle
shiatsu e per l’universo sue lotte e alle sue fatiche,
dove viviamo, che tra le tante cose riuscì a
oltretutto ne ha davvero produrre anche una musica
bisogno. incredibile e le canzoni
Lo scorso ottobre è stato indimenticabili che sono
conferito il premio Nobel ancora oggi il segno della
per la letteratura a Bob ricchezza di quegli anni.
Dylan. Sui giornali, Anche se il Nobel porta
nel merito di questa il nome di Dylan mi
attribuzione, sono apparse risulta difficile pensare di
tutte le opinioni possibili, dividere Bob Dylan da Allen
corredate delle più diverse Ginsberg o da Jack Kerouac,
interpretazioni. Tra da Joan Baez o da Leonard
queste, una mi ha intrigato Cohen, solo per fare
particolarmente, quella qualche nome tra i tanti
che ha voluto vedere nel possibili di quegli anni. E
Nobel a Dylan una sorta di neppure riesco a pensare
riconoscimento conferito tutta questa gente come
ad una intera generazione. separata da quella “meglio
La generazione è quella che gioventù” di quei tempi.
in genere viene chiamata Quindi, l’idea che il Nobel
la “generazione degli anni possa essere visto anche
sessanta”, per dire che era come un riconoscimento
la gioventù che si muoveva ad una intera generazione
in quegli anni. Gente che non mi è apparsa poi tanto
oggi, in quanto ad età, peregrina.
veleggia più o meno tra Quegli stessi giovani
gli over sessantacinque e ebbero poi altri momenti e
gli ottant’anni. Era una frequentarono altri sogni.
massa giovanile piuttosto Fu solo dopo l’intermezzo
impegnata, come non se ne dell’innamoramento
vedono da qualche tempo, marxista/leninista/
quantomeno di così ampie. maoista del sessantotto,
Tra le cose per le quali si che nei cosiddetti anni del
batteva c’era il tentativo riflusso (più o meno fine
di conquistarsi spazi che anni settanta) decisero
fino a quel momento alle di rimettere mano a
masse giovanili non erano qualche vecchia idea che
poi tanto riconosciuti, era rimasta nel cassetto.
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